“There is nothing new under the sun“, tradotto “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole“, è il titolo della serie con cui il fotografo Kata Geibl punta i riflettori su questioni globali, quali il capitalismo e la memoria collettiva. Attraverso un approccio concettuale, il fotografo ungherese rappresenta l’attuale società sorretta dal modello capitalista, il quale porta con sé non solo l’insoddisfazione perenne dell’uomo dovuta al consumismo sfrenato, ma anche effetti nefasti sulla natura, quali l’inquinamento e il degrado ambientale.
Ecco cosa dichiara a proposito:
“Fredric Jameson una volta disse che è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo. Il mito della società è che se lavoriamo abbastanza duramente, possiamo diventare qualcuno. Questo tipo di individualismo ha portato alla convinzione che pensiamo che il mondo esista a beneficio dell’umanità“.
Il titolo della serie prende spunto da una riga di Ecclesiaste 1:11, uno dei 24 testi che compongono la Bibbia ebraica, e non in modo nichilista. L’autore, anzi, vorrebbe spronare le persone a cercare il significato della vita in un mondo che, altrimenti, ne è privo.
“Come artista, cerco sempre di riflettere sulla nostra cultura contemporanea e sul mondo in cui viviamo, per rispecchiare ciò che accade nella nostra società. Senza dare risposte allo spettatore, la serie guida la loro mente e creatività nella direzione della storia dietro le immagini. Credo che tutti noi possiamo sentire l’ascesa di questa nuova era, anche se ci mancano le parole per descriverla.”
Un approccio interessante per affrontare uno dei problemi più gravi della nostra società. Spero che queste immagini vi diano l’opportunità di approfondire il tema, prenderne consapevolezza e percorrere nuove strade di liberazione ed emancipazione dal mostro capitalista.
Ecco le immagini, prendete e riflettetene tutti.
Amen!
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Via ignant.com