Prendiamo una giovane donna ungherese, nata nell’82, e mettiamole in mano una Fujifilm FinePix S5600, una macchina non professionale per cui ogni fotografo “serio” ti guarderebbe stizzito. Lei dice di non potersi permettere di meglio. Prendiamo la stessa fotografa e facciamole fare degli scatti, quello che le viene in mente, immagini provenienti dalla sua coscienza e dalle sue espressioni oniriche. Mettiamola dunque di fronte ad un computer ed aspettiamo giorni e giorni che lavori sulle sue foto.
Ne verranno fuori immagini complesse di circa 50-100 layer che poco hanno a che fare con l’immagine originale, ma che ne mantengono l’essenza più pura. Questa manipolazione fotografica rende le opere di Sarolta particolarmente attraenti e tali da non sembrare quasi delle foto, ma dei dipinti, generati dalla mente di un pittore surrealista. Ambientazioni e parti della mente che ci riportano in dimensioni estranee, ambigue, quasi insensate se non avessimo la capacità tutta personale e soggettiva di reinterpretarli vedendoci riflessi i nostri sogni…
“Non sono molto brava a parlare di me…. preferisco lasciare parlare le immagini”
Per saperne di più / Useful links:
Sarolta Ban – Website
Sarolta Ban – Flickr
Sarolta Ban – Behance
Sarolta Ban – 1x.com
Sarolta Ban – Facebook fan page
Categories: Fotografia, Il fotografo della settimana, La foto del giorno
Si conferma che per compiere opere d’arti di qualsiasi natura, esistono tremila modi nello stesso istante e per lo stesso soggetto
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E’ questo che rende l’arte così affascinante… Anche scrivere funziona nello stesso modo… Una volta che i testi vengono letti si sganciano dall’autore e partecipano alla vita del lettore che li interpreta adattandoli alla sua esperienza personale…
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