Il roboante silenzio che implacabile affonda nei meandri profondi del mio animo ferito, si riflette animoso nella terra che un tempo accompagnò il gioioso trascorrere della mia fanciullezza, e che oggi culla armoniosa questo tempo di mezzo che rimargina il mio male domato.
Spinta dal richiamo del naturale istinto che ci lega, esco ad esplorare i suoi antri nascosti, in cerca di nuovi riflussi alla calda calma che costante nutre i miei sensi inerti. In riva alle acque di un mare quieto anime affini a scrutare l’orizzonte roseo di un tramonto infuocato.
In fondo alla costa una via misteriosa mai calcata dai miei passi. Tenebrosi percorsi e la voglia di ignoto. Mi spingo curiosa oltre i limiti dei miei abituali tragitti ed approdo stupita in una baia nascosta. Il silenzio rotto da voci pescanti, reti e barche di un originario fluttuare fra antichi rituali.
La porpora ardente sparsa nel manto acquoso è spezzata dal ripetitivo ondeggiare delle chiatte ombrose. Canne innalzate al cielo nella riva algosa si sporgono in acqua a profanarne il profondo. Qualcuno mi nota: un estraneo agente, profanatore dell’intimità della consueta abitudine.
Mi faccio invisibile, comprimo il silenzio e striscio cauta fra la loro inquietudine. Mi nutro del cielo che lentamente si ritira nella cupa sera e proseguo nel cammino irto di barche fino ai vecchi edifici nascosti nel mistero oscuro di una storia a me sconosciuta.
Salgo la collina preda di un lieve singulto di paura, mi faccio forza smorzando il pompare deciso della mia emozione. Una antica pretesa di conquista si impossessa febbricitante del mio sentire confuso. I passi son decisi, mi avvicino all’ignoto con l’arte nel cuore e l’avventura dentro.
Raggiungo l’oggetto del mio desiderio, lo scruto, lo sento, mi riempie di vita. E’ vuoto e silente, così come me. Non asseconda il mio gusto, né soddisfa la mia estetica bramosia, ma mi basta il risveglio, la voglia di lui, la febbre gioiosa dell’averlo raggiunto.
Questa è la mia cura. E la mia guarigione…
Credits:
Foto di Brabs
Musica scelta da Peter Waters – Website
Categories: Introspective Brabs, Poesia, Progetti foto-narrativi, Scleri personali
…complimenti, molto bella….una cantico alla tua Pula , come una dichiarazione d’amore di un’indelebile sentimento mai sopito.
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Grazie Paolo :-)
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