Se qualche anno fa la Spagna poteva suscitare invidia in tutta Europa per il suo basso tasso di disoccupazione, negli ultimi cinque anni questa tendenza si è invertita, facendo registrare una disastrosa impennata in questo versante, fino a raggiungere quota cinque milioni di senza lavoro.
La crisi ha dunque raggiunto anche “il bel paese del vino e delle canzoni”, come veniva definita da Goethe. Peccato però che di vino e canzoni (purtroppo) non si campi…
Col loro progetto di street art “Hands” gli artisti Octavi Serra, Mateu Targa, Daniel Llugany e Pau Garcia vogliono dunque esprimere la preoccupazione ed il malessere derivante da questa problematica. Per farlo, hanno installato delle mani in silicone nella bellissima città di Barcellona. La particolarità sta in quello che fanno queste mani: tengono un cappio, scassinano una saracinesca, chiedono l’elemosina, imitano una pistola puntata alla tempia di chi si trova a fare operazioni al Bancomat…
Insomma dei simboli emblematici della precarietà e dell’estrema preoccupazione per la drammatica situazione economica del paese che, nell’intento degli artisti, dovrebbe smuovere le coscienze e portarle alla riflessione.
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Progetto “Hands”
Idea interessante, anche se come principio è molto simile a quello del “guerrillia marketing”