Arte & curiosità dal mondo

I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 3: due opere incompiute, Freud appeso e Quo Vadis

Apriamo questa terza puntata sul lavoro del controverso artista David Černý David Černý - Nation for Itself Forevercon un’opera che non vide mai la luce ma che, nonostante ciò, suscitò numerose polemiche. Essa doveva essere impiantata nel Teatro Nazionale di Praga, un imponente edificio proprio sulla riva della Moldava. Nel 2002 Černý ebbe l’ok dal direttore del Teatro. L’opera sarebbe stata installata nel maggio del 2003, poco prima del referendum sull’entrata della Repubblica Ceca nell’Unione Europea. L’opera si chiamava “Nation to Itself Forever” ed era costituita da un’enorme statua dorata seduta nella parte superiore del Teatro. La particolarità della spiritosa fontanella ideata da Černý è data dal fatto che l’uomo raffigurato nella scultura tiene in mano il suo membro che, a intervalli regolari, spruzza nell’aria del vapore, aggiungendo, nelle intenzioni dell’artista, “un’aria di suspence”. Insomma, una provocazione vera e propria verso la nazione. Černý nel frattempo si procurò uno sponsor privato, uno di quei magnifici sponsor, come egli stesso sostiene, che non vogliono essere citati, non per paura, semplicemente perché non vogliono venire associati all’opera. Ma a febbraio, poco prima della sua installazione, ci fu il dietrofront del Teatro che ebbe paura che i David Černý - Nation to Itself Foreverfrequentatori dello stesso lo vedessero come troppo oltraggioso. Non si capisce come la figura di un satiro suadente che si masturba sul Teatro più importante di Praga inneggiando alla nazione e spargendo il suo seme sui suoi frequentatori  possa risultare offensivo o comunque come mai qualche mese prima questo timore non esistesse. Fatto sta che l’opera non vide mai la luce.
Ad ogni modo il legame di Černý col membro maschile è evidente in numerose opere (come The Pissing Men, ad esempio), e non è un caso. Mi è capitato, infatti, di leggere una sua intervista in cui gli si chiede il perché del titolo del suo libro “The Fucking Years” (letteralmente “Gli anni fottuti”) e se lui finalmente stesse guardando all’indietro, facendo considerazioni sulla sua vita passata. Egli, noto dongiovanni, risponde che da poco ragionava con la sua fidanzata e cercavano di misurare insieme quanto sperma avesse prodotto in quegli anni di attività artistica. L’interessante questione ha anche una risposta: circa 30 litri. David Cerny - proposta 1 metropolitanaE’ chiaro come la sua sia semplicemente l’ennesima provocazione, stavolta autoironica nei confronti del suo lavoro, di tutto ciò che fuoriesce da lui e che, nel momento stesso in cui lo fa, perde il suo rispetto. Il paragone con le sue secrezioni genitali è abbastanza esplicito nel rappresentare il concetto che vuole esprimere. Diciamo che l’arte concettuale, nonostante sia stata una fase del percorso di Černý, non è proprio il suo forte. Černý è un provocatore e le sue opere non hanno bisogno di nascondersi, esse rispecchiano esattamente ciò che lui pensa, senza filtri o messaggi nascosti.
David Cerny - proposta 2 metropolitanaMa questa non è l’unica opera a non aver visto la luce. Non posso infatti, vista la particolarità del progetto, non menzionare le due proposte per la metropolitana all’aperto. Si tratta di un tratto della galleria che risale sulla terra e attraversa il fiume, nella stazione Butovická. Esiste già un tratto che sale sulla superficie e che collega le due stazioni Hurka e Luziny, ma esse sono collegate da un tubo semplice e anonimo, in poche parole triste. I progetti di Černý volevano dare allegria alla città, ma a quanto pare il progetto è fermo e non si sa come andrà a finire. Potete vedere le immagini dei due simpatici progetti.
Ma passiamo adesso a due opere che, per fortuna, videro invece la luce: la prima è L’appeso (Viselec) che ho avuto modo di ammirare e commentare abbondantemente nei diari di viaggio praghesi qualche settimana fa. La statua di Freud appeso - by David CernyLa statua si trova sulla Husova, vicino alla Cappella di Betlemme (Betlémské náměstí). Essa è sospesa molto in alto fra due palazzi e raffigura Freud che, una mano in tasca come se niente fosse, con l’altra mano si tiene ad un palo installato su uno dei due palazzi. Il senso dell’opera è da ricercarsi su diversi fronti: uno è quello della figura dell’intellettuale nel nuovo millennio, figura questa controversa a causa delle ingerenze del comunismo o dei suoi strascichi; uno ricorda appunto la vita ai tempi del comunismo; l’ultima, per finire, riguarda invece l’essere umano da sempre diviso fra il resistere e l’ammaliante tentazione di lasciarsi andare. Qualunque sia il significato, l’opera è assai singolare e originale. Purtroppo per vederla da vicino dovete procurarvi uno zoom decente o sporgervi dai palazzi dove è collocata perché l’altezza della sua posizione impedisce la sua attenta contemplazione.
David Černý - Quo vadisL’ultima opera di cui tratterò in questa terza puntata si chiama Quo Vadis e rappresenta un’auto con 4 zampe. Il riferimento è chiaro, l’auto è una Trabant (o Trabi), auto simbolo della Germana dell’Est ispirata al satellite sovietico Sputnik. L’opera è stata donata da Černý all’ambasciata tedesca a Praga, nel quartiere di Mala Strana. Essa si trova nel giardino della stessa e ricorda un episodio del 1989, poco prima del crollo del Muro di Berlino, in cui 4000 tedeschi dell’est, dopo essere scappati dalla Germania, chiesero asilo politico alla Repubblica Ceca e si accamparono proprio in quel giardino, prima di avere la certezza di avere il permesso di viaggiare nella Germania dell’Ovest.

Anche questa puntata è terminata e ci ha dato modo di scoprire nuove opere, nonché nuove sfumature del bizzarro carattere di questo artista. Ma non pensate di aver visto ancora tutto, il suo lavoro non si esaurisce qui. Alla prossima puntata!

LINK UTILI:
David Černý – Website
David Černý – Wikipedia
David Černý – Facebook

I GRANDI DELL’ARTE – David Černý:

  1. I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 1: Carro armato rosa, Entropa e Saddam Hussein aka squalo
  2. I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 2: la statua equestre rovesciata, gli uomini chini e i pisciatori
  3. I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 3: due opere incompiute, Freud appeso e Quo Vadis (tu sei qui)
  4. I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 4: i bambinoni bronzei, l’embrione, le macchine rosse e le pistole sospese
  5. I grandi dell’arte – Il genio irriverente di David Černý – Parte 5: la pensilina bronzea, Metamorphosy e il London Booster

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