Fotografia

Il fotografo della settimana – La poetica rivoltante di Daikichi Amano

Daikichi Amano

Daikichi Amano

Francamente non so se ridere, piangere, vomitare o farmela addosso dalla paura!
Sì, perché aver a che fare con gli scatti del fotografo giapponese Daikichi Amano non è affatto per pivelline come me, anzi… Mostri tentacolati che avviluppano corpi di donne, fondoschiena femminili gremite di blatte di ogni specie, animali solitamente considerati ripugnanti addosso a modelle dal coraggio invidiabile (ed encomiabile).
Insomma, uno schifo assoluto che fa trapelare paure primordiali e oscure che procurano la classica botta di adrenalina. Booom!
Enjoy(?)!

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Daikichi Amano – Facebook fan page

Via juxtapoz.com

13 replies »

  1. hai detto bene: “rivoltante”! Non abbiamo avuto il coraggio di aprire le foto a schermo intero…..troppo impressionabili? Forse. Complimenti comunque a fotografo…e modelle!

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      • Sinceramente non lo so. Credo possa essere legato alla psicologia dell’artista, una sorta di riflesso delle sue paure, o forse al suo gusto dell’orrido o a entrambi. Oppure potrebbe voler stupire e creare ribrezzo nello spettatore anche se… bisogna ricordare le differenze culturali fra il nostro mondo e il Giappone. Tu cosa ne pensi? Ti sei fatto delle idee?

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      • Non avevo pensato all’origine dell’artista. Sì potrebbe essere il suo modo di essere sensibile o di far uscire le sue passioni, non credo ci sia solo il voler stupire, è troppo strutturato. E poi c’è il Giappone, così diverso.

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