La prima volta in cui ho visto la serie “Ecce Homo” della fotografa slovacca ventunenne Evelyn Bencicova sono rimasta a bocca aperta. Come ben sapete, non è il primo lavoro fotografico che indaga il corpo su cui mi sono imbattuta, ma queste foto, in particolare, mi hanno fatto fermare a riflettere su questioni altre dal corpo, direi quasi metafisiche. C’è armonia in queste composizioni, ma c’è anche una grande dose di inquietudine, ci si chiede il perché essi siano messi lì in quelle posizioni, cosa vorrebbe richiamare e significare questa sorta di estensione corporea di luoghi non comuni tipo ospedali, aule scolastiche, uffici.
Intanto io ci penso, voi avete una risposta nel frattempo?
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Categories: Erotica, Fotografia, Il fotografo della settimana, La foto del giorno
Credo che per me l’inquietudine nasca dalle ‘teste celate’.
Sarò malato io :D ma la prima associazione mentale che ho avuta sono state le opere (decisamente più inquietanti) di Giger.
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Interessante punto di vista e accostamento… Grazie per aver lasciato il tuo contributo :)
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenzae ha commentato:
immagini che scatenano quella possibilità di spostamento della percezione che annuncia la maturazione di altri frutti
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Speriamo che siano buoni ;)
Grazie per la condivisione!
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vero ciò che dici … molta inquietudine. freddo. silenzio. Cosa é l’essere umano?
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Bella domanda… :)
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