Sembrerebbe una storiella divertente. Invece ciò che è successo a Thomas Cantley non lo è per niente, anzi ha tutte le carte in regola per emozionare, sensibilizzare e far riflettere.
Le ragioni che muovono Thomas non sono infatti le stesse che spinsero Sisifo a trascinare inutilmente il suo masso gigante sul monte per via della sua tracotanza, anche se comunque di sacrificio si tratta.
Tutto ebbe inizio nel 2009, quando a Thomas fu diagnosticato un avanzato tumore ai testicoli. Fu un fulmine a ciel sereno visto che, come ha dichiarato, egli non conosceva la malattia né aveva mai ricevuto delle informazioni preventive su di essa. Fu così che dovette subire un’operazione e tutta le implicazioni di rito ma riuscì a debellare il suo male.
Alla fine della sua travagliata esperienza, Thomas decise di creare una campagna di sensibilizzazione per colmare i vuoti informativi rispetto alla sua malattia (questa sconosciuta).
Fu così che lasciò il lavoro, vendette la casa e, accompagnato dal suo cane Vader e da una palla gigante a mo’ di testicolo chiamata “Mr. Ballsy“, decise di farsi Los Angeles – New York per informare e raccogliere fondi per la malattia.
L’intento di Thomas è quello di ricoprire la palla con le firme e i messaggi di tutti coloro che incontra durante il suo cammino. Non solo, egli si affida alla “generosità delle persone incontrate lungo il cammino, che hanno a che fare con la malattia o semplicemente credono nella causa” per racimolare fondi per la cura del cancro.
Come non diffondere la sua causa?
LINK UTILI:
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Thomas Cantley – Instagram
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