Chiudete un attimo col mondo e godete dell’immensità senza tempo dei meravigliosi scatti del fotografo francese Eric Bénier-Bürckel (1971). Le sue atmosfere surreali giocano col minimalismo, con l’architettura e la geometria componendo ballate di perfetta armonia.
Personaggi solitari in posizioni impossibili si muovono in spazi minimali effimeri incendiati da un ombroso bianco e nero che dialoga con l’inconscio. Non so voi ma io sono incantata, non smetto di nutrirmi di ogni scatto, di ogni sua delicata trasposizione di bellezza. Spazio e tempo sono annullati in una dimensione parallela dove la mente si perde scoprendo le sue ombre…
Esiste una profondità vibrante in questi lavori, una profondità che va oltre la fotografia e che ritengo si leghi al fatto che Eric Bénier-Bürckel è, prima di tutto, professore di filosofia e scrittore. Egli ha iniziato con la fotografia solo nel 2013 portandosi evidentemente dietro tutto il suo patrimonio culturale e filosofico.
Inutile aggiungere altro, ecco le sue opere. Buona visione!
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Categories: Fotografia, Il fotografo della settimana
Thanks, as usual :)
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