Luogo: Venezia >> Giardini della Biennale >> Padiglione Corea
Titolo mostra: Counterbalance: The Stone and The Mountain
Titolo opera: Proper Time
Artista: Lee Wan
Curatore: Lee Daehyung
Dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Uno dei Padiglioni delle Biennale Arte di Venezia che mi ha incuriosito maggiormente è senza dubbio quello della Corea del Sud. I due artisti che la rappresentano sono Cody Choi (1961) e Lee Wan (1979). Quest’ultimo, in particolare, ha creato un’opera che mi è rimasta impressa non solo per bellezza e singolarità, ma anche perché capace di far riflettere, soprattutto se se ne conoscono i dettagli.
Si tratta di “Proper Time“, un’intera sala ricoperta da 668 orologi che vanno tutti a velocità diverse. Ogni orologio rappresenta la velocità del tempo di una persona. A un campione di individui appartenenti a razze, professioni e ceti sociali differenti, infatti, egli ha chiesto quanto tempo devono lavorare per guadagnarsi un pasto.
Servendosi di questo dato, Lee Wan ha calcolato la velocità delle lancette attraverso una formula. Alcune sono estremamente veloci, altre normali, altre si muovono a stento. Addirittura alcune tornano indietro.
Come facilmente intuibile, il bersaglio di Lee Wan è il sistema capitalista e il suo usare standard economici come metro di giudizio per dare valore alla vita.
Proprio nel bel mezzo della sala, a fare gli onori di casa agli ospiti che hanno l’ardire di entrare, inoltre, è posizionata una scultura dal titolo “For a Better Tomorrow (Plastic, 60x70x70 cm, 2016) che ritrae una famigliola felice che indica qualcosa. L’opera fa riferimento e richiama le immagini di propaganda del passato dell’artista e della sua terra. Ecco cosa dichiara:
“Sono molto interessato alle immagini propagandistiche del passato. In passato, il potere ha controllato la gente. Il fatto che questo sistema sia ancora valido mi ha portato a immagini propagandistiche appropriate con l’obiettivo di mostrare la Corea. La generazione dei miei genitori ha vissuto nei giorni di ricostruzione e sviluppo del paese lasciato in rovina dalla guerra coreana. Lo stile di vita americano che il Paese ha vissuto nell’era coloniale post-giapponese è diventato un esempio per la Corea. “Per un domani migliore”, “L’esportazione è l’unica via d’uscita” e “Il sudore di oggi è la felicità di domani” sono alcuni slogan del tempo. Il governo coreano, allora, ha promosso slogan e immagini di propaganda che hanno promesso un domani migliore, come risultato del proprio duro lavoro nel presente. Il tempo è passato e ora viviamo quel futuro. Ma si guardi oggi il nostro paese!”
Con questa affermazione critica si chiude dunque il cerchio della poetica dell’artista coreano. Il suo lavoro è focalizzato sull’analisi delle contraddizioni storiche che hanno accompagnato la cosiddetta “occidentalizzazione” del suo paese e la sua voce, amplificata dal contesto veneziano, risulta chiara e incisiva.
E’ giunto il momento di mostrarvi la gallery e, a seguire, un piccolo video trovato su Youtube in cui potete vedere “Proper Time” dal vivo e capire di cosa si tratti effettivamente. In galleria trovate anche la formula di Lee Wan e le domande compilate dal suo campione di studio. Buona visione!
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Di tutte le tue foto questa degli orologi è quella dell’opera che mi ha colpito ed interessato di più. Ultimamente sto seguendo molto l’arte coreana sopratutto la 7ª. 😉
Bacini
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A chi lo dici… È da tempo che seleziono artisti coreani, te ne sarai accorta… E non lo faccio apposta, diciamo che sono sulle mie corde.
Ad ogni modo mi hanno colpito anche delle opere dell’altro artista. Tempo permettendo approfondirò!
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e come no ;) spero tu abbia tempo così poi io approfitto hehehhehe
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Se mi dici così non mi posso tirare indietro, lo troverò ;)
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie glencoe!
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