Qualche giorno fa sono approdata a Venezia per la Biennale. Purtroppo, più che una vera e propria visita, si è trattato di una corsa contro il tempo per riuscire a vedere non solo l’importante evento, ma anche alcune mostre di cui avevo sentito parlare e che mi avevano incuriosito oltremodo.
Oltre alla Collezione Peggy Guggenheim, infatti, ho avuto modo di visitare “Treasures from the Wreck of the Unbelievable“, la mostra di Damien Hirst a Punta della Dogana, “Philip Guston and the poets” alle Gallerie dell’Accademia e “Emilio Vedova De America” ai Magazzini del Sale.
Per quanto riguarda la Biennale, ho visitato sia i Giardini che l’Arsenale trovando diversi spunti interessanti che mi piacerebbe condividere sul blog. Vista la mole di materiali e informazioni, ho pensato a una formula indolore sia per voi che per me: ho individuato delle opere e degli artisti che mi hanno colpito particolarmente e li tratterò come al solito, con articoli singoli per ognuno, ma etichettandoli coi riferimenti alla Biennale.
Lasciatemi il tempo di riordinare tutto, prima cosa il cervello, e poi daremo inizio alle danze. Perché di danze si tratta…
Ecco la lista degli articoli frutto di questo viaggio. Potete visualizzarli tutti attraverso questo link.
BIENNALE ARTE 2017 (FOTOGALLERY)
– Fotogallery della visita alla Biennale Arte 2017 (Giardini)
– Fotogallery della visita alla Biennale Arte 2017 (Arsenale)
BIENNALE ARTE 2017 – ARSENALE
– “The horse problem” di Claudia Fontes (Argentina)
– “Do you realise there is a rainbow even if it is night?” di Petrit Halilaj (Kosovo)
– “Living dog among dead lions” di Vajiko Chachkhiani (Georgia)
– “The Tyranny of Consciousness” di Charles Atlas (USA)
– “The Mending Project” di Lee Mingwei (Taiwan)
– “Tremble Tremble” di Jesse Jones (Irlanda)
– “Passage” di Mohau Modisakeng (Sudafrica)
BIENNALE ARTE 2017 – GIARDINI
– “My Horizon” di Tracey Moffatt (Australia)
– Dirk Braeckman (Belgio)
– “Proper Time” di Lee Wan (Corea del Sud)
– “DNA Study” di McArthur Binion (USA)
– Taus Makhacheva (Russia)
– “Tomorrow is Another Day” di Mark Bradford (USA)
– “Sun Stand Still” di Gal Weinstein (Israele)
– “The artist is asleep” di Yelena e Viktor Vorobyev (Kazakistan)
– “Green Light Workshop” di Olafur Eliasson (Danimarca)
– “Supermarket” di Hassan Sharif Studio (Emirati Arabi)
BIENNALE ARTE 2017 – ALTRI LUOGHI
– Carole A. Feuerman (USA)
– “Medida Incerta” di José Pedro Croft (Portogallo)
– Lorenzo Quinn al Ca’ Sagredo Hotel
COLLATERALI BIENNALE
– Vienna – La “Fat House” di Erwin Wurm al Museo Belvedere (Padiglione Austria)
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
– A blogger in Venice – Collezione Peggy Guggenheim (Parte 1)
– A blogger in Venice – Collezione Peggy Guggenheim (Parte 2)
STAY VENICED!
N.B. se volete dare una sbirciata e vedere i Padiglioni divisi per nazione, trovate immagini e video sui miei account Instagram e Youtube.
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Complimenti per i completi post sulla Biennale, gran bel lavoro!
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Grazie! Questa è la metà del lavoro, solo i Giardini… Settimana prossima vado all’Arsenale e completo l’opera (di reportage) ;)
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie per la condivisione Glencoe :)
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