L’Africa, si sa, colpisce col suo “male” la maggior parte delle persone che hanno l’ardire di visitarla. È ciò che è accaduto alla fotografa statunitense Elisabeth Sunday che ha trovato ispirazione nel continente nero per ben 25 anni. Il suo lavoro di reportage, tuttavia, non si limita alla documentazione asettica, ma si miscela alla fotografia artistica.
I suoi ritratti di guerrieri e pescatori, infatti, sono apparizioni oniriche, quasi da miraggio nel deserto, giusto per stare in tema. I corpi sono allungati, curvilinei e sembrano sfumare poeticamente. Le stampe non sono lavorate in post produzione ma girate su pellicola negativa.
Le serie sono state realizzate in diverse esplorazioni: una in Africa occidentale e l’altra in quella orientale.
Il lavoro coi pescatori è stato realizzato in Ghana. Qui la fotografa ha avuto modo di conoscere un gruppo di pescatori Akan che vive lungo la spiaggia. Ha chiesto loro il permesso di fotografarli durante la loro vita quotidiana soprattutto in relazione all’amore per il mare attraverso i pesci che catturano.
La serie dei guerrieri, invece, è stata realizzata in Etiopia e ha coinvolto le tribù dipinte della Valle dell’Omo. Il suo lavoro qui mira a estrapolare il lato oscuro dell’identità maschile, quello istintivo e a tratti violento che caratterizza questi uomini Koro legati a una società patriarcale e guerriera.
Il lavoro di Elisabeth Sunday merita di certo attenzione sia per l’interesse documentario rivolto a queste popolazioni, sia per la bellezza delle immagini e la loro capacità di evocare emozioni ancestrali.
Vi lascio alle immagini. Buona visione!
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Via lensculture.com
Categories: Fotografia, Il fotografo della settimana
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie glencoe e buona settimana :)
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Molto interessante… Questo progetto mi ha subito ricordato il reportage di una fotografa italiana, Giorgia Fiorio, che si intitola “Il dono”.
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Non la conoscevo… Lavori molto belli e capisco cosa intendi…
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