Prendete una blogger con un grande amore per i luoghi abbandonati, soprattutto se industriali, aggiungeteci il suo vizietto per l’arte contemporanea e potrete ben immaginare quale entusiasmo la spinga a parlarvi di hOMe, un capannone in disuso trasformato in studio d’artista condiviso.
Tutto ciò accade a Cagliari e stavolta ve ne posso parlare con cognizione di causa perché faccio parte di quelle persone che lo stanno vivendo con maggiore intensità. Ebbene sì, faccio parte anch’io di quelli che ogni notte ci vanno a dipingere e vi dico la verità, faccio una gran fatica a schiodarmi dalla mia postazione, io ci vivrei là dentro…
Per questo motivo, ho deciso di condividere con voi questa esperienza portandovi con me all’interno del capannone e facendo un giro delle opere finora realizzate, o in fase di realizzazione, insieme a una delle menti che hanno ideato il progetto: Daniele Gregorini.
Ma prima di mostrarvi il video, realizzato in modo amatoriale dalla solita (maldestra) sottoscritta, vi vorrei dare qualche informazione in più riguardo il progetto.
L’esperimento è stato realizzato grazie a Urban Center Cagliari in vista dell’imminente appuntamento con la quarta edizione di Smart Cityness, la rassegna dedicata all’innovazione nei territori e alla collaborazione locale.
L’8 settembre, durante “Welcome hOMe“, lo spazio è stato mostrato al pubblico con una presentazione del progetto e degli artisti coinvolti. Le opere realizzate saranno esposte al Ghetto degli Ebrei di Cagliari sabato 16 e domenica 17 settembre 2017 durante Smart Cityness.
Ecco una lista (parziale e in progress) degli artisti coinvolti e di cui vedrete le opere nel video e nella gallery: Federico Crisa, Piercarlo Carella, Laura Saddi, Conan, Daniela Frongia, Momart72, Skan, Ciredz, Daniele Gregorini, Enea, Andrea Casciu, Giulia Atzeri, Daniela Masia, Luca Allegrini, Giulia Casula, Rossana Corti, Freom, Alessandra Pontis, Marco Pautasso, Francesca Frongia, Luogo Comune, Micro Sismo, Angelo Zedda, Brabs.
Adesso sì che quel capannone è pieno.
Sarei curioso di sapere che obiettivo usasse il proprietario della Canon EOS D700, ma è una mia perversione quindi non è che sia così importante.
No è che rispetto alle altre foto, nonostante il corpo macchina ecc ecc sono venute buie… Ok, appunto ognuno ha le sue perversioni.
Tornando al capannone, adoro le situazioni di questo tipo, dove l’ispirazione è lasciata libera.
Ma tranquilla, non sono uno stalker!! :D :D :D Davvero, se scrolli le immagini singole, in basso cioè dove dice che la foto è disponibile a grandezza X x Y ti informa anche su tempi di esposizione, modello, ecc ecc. E’ così che ho capito che alcune foto erano fatte con la Canon, sennò che so’ indovino. :D
Scherzi a parte, mi ci cade sempre l’occhio e poi, in particolare per le foto belle, sono curioso di sapere che macchina è stata usata, con che obiettivo eccetera. Per dire, ora stavo cercando info sulla Pentax K-5 usata per le opere di Artizzu… e ho scoperto una macchina fotografica che usata sarebbe da comprare per la resa dei colori!
ma che bel posto! dnso di idee!
r.m.
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Lo puoi dire! :)
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Adesso sì che quel capannone è pieno.
Sarei curioso di sapere che obiettivo usasse il proprietario della Canon EOS D700, ma è una mia perversione quindi non è che sia così importante.
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What??? (ahahhaha)
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No è che rispetto alle altre foto, nonostante il corpo macchina ecc ecc sono venute buie… Ok, appunto ognuno ha le sue perversioni.
Tornando al capannone, adoro le situazioni di questo tipo, dove l’ispirazione è lasciata libera.
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Sì sì scherzavo… son io che non me ne intendo per nulla invece… le foto schifo son fatte col mio cellulare ovviamente… ;)
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Mah guarda ti dirò alla fine sono godibilissime e soprattutto ci sono! Il P8 fa buone foto, anche di interni.
Si lo so che scerzi, ci mancherebbe! 🙂
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Come cavolo fai a sapere che ho il P8??????
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Ma tranquilla, non sono uno stalker!! :D :D :D Davvero, se scrolli le immagini singole, in basso cioè dove dice che la foto è disponibile a grandezza X x Y ti informa anche su tempi di esposizione, modello, ecc ecc. E’ così che ho capito che alcune foto erano fatte con la Canon, sennò che so’ indovino. :D
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Potenza del formato delle immagini… Nei meta dati c’è scritto il modello di provenienza e tu hai l’ALE-L21 che è lo Huawei P8 🙂
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Sì questo lo sapevo ma non credevo che qualcuno se li andasse a guardare!!!
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Feticista del tempo d’esposizione! :D
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Scherzi a parte, mi ci cade sempre l’occhio e poi, in particolare per le foto belle, sono curioso di sapere che macchina è stata usata, con che obiettivo eccetera. Per dire, ora stavo cercando info sulla Pentax K-5 usata per le opere di Artizzu… e ho scoperto una macchina fotografica che usata sarebbe da comprare per la resa dei colori!
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Capisco… son cose che a me non interessano granché, anche meno, per cui mi vien difficile ragionare in questo modo, però credo di capire…
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A volte i particolari attraggono più dell’insieme insomma…
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Splendida cosa
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:)
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Ciao Barbara, questo posto è ancora accessibile?
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No, Giulia, purtroppo no :(
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