Luogo: Venezia >> Arsenale >> Padiglione dello Spazio Comune
Titolo opera: The Mending Project (2009)
Artista: Lee Mingwei
Curatore: Christine Macel
Dal 13 maggio al 26 novembre 2017
“Penso sia importante che, almeno attraverso l’arte, esista una qualche forma di comunicazione e che essa non vada in una sola direzione, ma si svolga in più direzioni.”
Lee Mingwei
Una delle opere che è impossibile ignorare quando si varcano le porte delle Corderie dell’Arsenale è quella del taiwanese Lee Mingwei. L’installazione risale al 2009 e si intitola “The Mending Project“, tradotto il “Progetto del rammendo“. Infatti, a colpire il visitatore, oltre all’impatto estetico delle numerose bobine colorate appese alle pareti, è proprio l’artista (o chi per lui) che siede in un tavolo di legno e rattoppa abiti portati dai visitatori. A fianco a lui, nel lungo tavolo, inoltre, è disposta una pila di abiti già rammendati che sono uniti, tramite fili che attraversano la stanza, alle spagnolette sulle pareti affisse dopo il lavoro di “rattoppo“. In pratica il filo di cucitura non è mai stato reciso e rappresenta simbolicamente lo scambio creato col visitatore e la rinuncia di una parte del sé ai fini della narrazione dei vissuti degli altri. L’oggetto rammendato diventa una sorta di ponte fra l’artista e il visitatore inducendo un sentimento di appartenenza per entrambi e diventando parte dell’opera finale.
L’opera è collocata nel Padiglione dello Spazio Comune, quello deputato a rappresentare l’arte partecipata e comunitaria, legata al pubblico, alla società e alle minoranze. L’idea del rammendo è quella dell’aggiustare, riportare alla sua iniziale funzione qualcosa che è rovinato e andrebbe buttato via. Inoltre, componente essenziale dell’installazione è la comunicazione. I visitatori che portano gli abiti siedono con l’artista e discutono, comunicano con lui.
L’opera ha destato talmente la mia attenzione che, per andarmene, ho fatto il percorso contrario ripercorrendo tutta la mostra principale dell’Arsenale. Con grande sorpresa vi ho trovato ancora persone sedute lì con l’artista che, con infinita calma e serenità, continuava a rammendare e a parlare coi suoi ospiti.
L’opera di Lee Mingwei è particolarmente interessante perché si spinge oltre una classificazione unica, essa si estende su fronti quali l’arte performativa, relazionale, partecipata. Insomma, totalmente in linea col Padiglione dello Spazio Comune in cui è collocata.
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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