Non penserete mica che sia arrivata alla versione finale della performance “Le maschere non fanno paura” senza un lavoro di ricerca vero? I miei lavori di body-painting non sono una novità, vi ho già mostrato più volte le mie sperimentazioni in questo versante. Stavolta però è stato diverso, più consapevole, meno improvvisato. Almeno per quanto riguarda il mio sentire, la pittura invece è sempre improvvisata in questi lavori, non la preparo, la sento nel momento.
Detto questo, ecco di seguito video (a inizio e fine articolo) e foto delle diverse prove realizzate in preparazione del video definitivo. Mi interessa mostrarvelo perché ritengo importante, oltre al lavoro finale, il processo che lo ha partorito.
A seguire il testo che ha accompagnato il lavoro:
Con quale fatica indossiamo quotidianamente le nostre maschere sociali? Quale lotta perenne impegna la nostra coscienza contro la continua esigenza normalizzante di costruire nuove immagini di noi?
“Le maschere non fanno paura” nasce da questi interrogativi e vuole indagare il rapporto della maschera con ciò che nasconde e che spesso vi entra in conflitto: il vero Io.
Il lavoro consiste in un body-painting che rappresenta una sorta di “vestizione” rituale in cui dipingo metà del mio viso.
L’atto performativo riproduce la tensione fra le due parti: la necessità socialmente vitale di nascondersi e il desiderio di esprimere se stessi senza nessun filtro. Perché la società esige filtri, l’adeguamento non ammette individualità forti.
Per questo le maschere non fanno paura. Ciò che nascondono sì.
Buona visione!
Categorie:Arte & curiosità dal mondo, Brabs, Fotografia, Introspective Brabs
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenzae ha commentato:
l’adeguamento non ammette individualità forti
ma il movimento continuo dell’io è imprescindibile
il resto se è necessario sono appunto maschere utili/inutili
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Ahimè Sì… Grazie per la condivisione Glencoe 🙂
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Eh, ci vorrebbe una ricerca di 40 anni, a me, per rispondere (rmi?) ai tuoi quesiti.
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Ah ah ah 🙂
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Spettacolare!!!! Proponilo a Lisbona 😉
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Grazieeee! lo farei subito se conoscessi qualcuno… ma conosco solo te… non è che conosci qualcuno? 😉
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Ma in effetti, sì, è un lavoro da presentare a una mostra, un’installazione da condividere, non solo qui
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Infatti era in mostra fino al 9 marzo. Questo è il video completo 😉
https://barbarapicci.com/2019/03/12/le-maschere-non-fanno-paura-youtube/
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Grazie!
Seguo internet a tratti (come le code in A1)… mi perdo un bel po’ di cose… sigh
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Non c’è problema Gianni, lo sai! Anzi, mi fa piacere quando rispunti 🙂
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^_^
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Converrebbe contattare le gallerie. Non ho contatti diretti ma sono abbastanza aperti, prova con la Balcony trovi la descrizione nel mio post sulle gallerie di alvalade oppure l’appleton square
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Ci proverò 😉
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Bella!!! espressiva!
Le maschere di tutti i giorni possono nascondere essere diabolici, tu invece ci stai da dio!
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Ah ah ah Grazie 🙂
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Bravissima Barbara, ❤
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Grazie Laura ❤
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❤
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i miei complimenti! non so se già hai sperimentato o meno l’atto di auto-dipingerti non solo il volto-maschera ma tutta la nudapelle, saresti soggetto perfetto in ciò, sai esprimere molto bene femminilità ideativa ironica e sentita!
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Sì, in realtà ho già sperimentato qualcosa che trovi qui:
https://barbarapicci.com/2017/07/09/bodypainting-brabs-2/
Per questo adesso vorrei andare oltre e dipingere qualcun altro, ho qualche idea in testa, vedremo se e come si evolverà…
Grazie Roberto 🙂
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