Arte & curiosità dal mondo

Venezia – La disabilità rielaborata di Mari Katayama @ Biennale Arte 2019

Mari Katayama

Mari Katayama

Luogo: Venezia >> Giardini della Biennale / Arsenale
Curatore: Ralph Rugoff
Artista: Mari Katayama (Giappone)
Dal 9 Maggio al 24 Novembre 2019

Prima ancora di conoscere la sua storia e, di conseguenza, la profondità del suo lavoro, il mio sguardo si è fermato più volte dinanzi alle fotografie dell’artista giapponese Mari Katayama esposte alla Biennale. Che poi c’è da dire che Mari “artista” lo è diventata non perché lo sentisse come vocazione, ma come conseguenza delle sue sperimentazioni sul suo corpo “diverso”.

Ma partiamo dal principio. Mari nasce con una malattia genetica alle tibie e a una mano che, invece di possedere le cinque dita “normalizzate”, risulta divisa in due. Alla giovane età di 9 anni decide di farsi amputare le gambe e impiega un anno a imparare a camminare con le protesi.
Tuttavia questo non le basta. Negli anni successivi ha lavorato sul suo corpo trasformandolo in una vera e propria scultura vivente sul quale costruire delle protesi decisamente più creative. Utilizzando pizzo, conchiglie, perle e cristalli di Swarovski, infatti, Mari realizza col suo corpo delle composizioni, che contemplano anche delle estensioni dei suoi arti, per poi fotografarle.

Insomma, il suo è un superamento creativo dell’handicap nato dall’esigenza di affrontarlo e vincerlo. Il risultato è non solo apprezzabile dal punto di vista umano ed emotivo, ma anche da quello estetico. I suoi scatti sono ammalianti e possiedono una carica erotica non indifferente. Il suo corpo, spesso sprovvisto di protesi e offerto nella propria disabilità, possiede un’armonia e una delicatezza invidiabili.
In questo modo saltano i canoni stereotipati della bellezza fisica, l’artista ci invita nel suo mondo inducendoci a riconsiderare e riformulare le forze che li modellano.

Per quanto riguarda l’approccio alla disabilità, inoltre, Mari rappresenta un chiaro esempio di rielaborazione creativa che genera un sentimento che va oltre la compassione. Anzi, al contrario, la percezione è di una donna forte che ha saputo combattere e sconfiggere i suoi stessi limiti. D’esempio per tante persone che si trovano nella sua stessa condizione.

Ecco le immagini, buona visione!

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LINK UTILI:
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