
A sinistra: Yara Asháninka, la figlia maggiore di Wewito Piyãko e Auzelina Asháninka. I piccoli disegni di vernice sul suo viso indicano che una ragazza non è ancora fidanzata. Territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, stato di Acri, 2016. A destra: Luísa, figlia di Moisés Piyãko Asháninka, si dipinge allo specchio. Territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, stato di Acri, 2016. Fotografia di Sebastião Salgado
Come probabilmente già saprete, vista la sua fama, il fotografo brasiliano Sebastião Salgado ha passato gli ultimi anni nell’Amazzonia brasiliana a documentare in bianco e nero la più grande foresta pluviale tropicale del mondo. Oltre alla ricca vegetazione che la abita, il fotografo ha catturato col suo obbiettivo anche l’ambiente culturale che la contraddistingue, che include tribù come gli Yanomami, gli Asháninka, gli Yawanawá, i Suruwahá, gli Zo’é, i Kuikuro, i Waurá, i Kamayurá, i Korubo, Marubo, Awá e Macuxi.
Da questo lavoro è nato un nuovo libro dal titolo “Amazônia“, un tomo di 528 pagine, edito da Taschen, che raccoglie le sue immagini che, in assenza di colore, sono attente ai contrasti naturali di luce e consistenza.
Ecco cosa dichiara a proposito dell’:
“Per me è l’ultima frontiera, un misterioso universo a sé stante, dove l’immenso potere della natura può essere sentito come in nessun altro posto sulla Terra. Ecco una foresta che si estende all’infinito che contiene un decimo di tutte le specie animali e vegetali viventi, il più grande laboratorio naturale del mondo“.
Vi lascio alle sue suggestive immagini, buona visione!
LINK UTILI:
Sebastião Salgado in questo blog | Artsy
La pioggia è così intensa nel Parco Nazionale della Serra do Divisor che sembra un fungo atomico. Stato di Acri, 2016. Fotografia di Sebastião Salgado
Un igapó, un tipo di foresta frequentemente inondata dall’acqua del fiume, con palme e altri alberi emergenti. Al centro della foto, un albero il cui tronco è ricoperto d’acqua: un’aldina (Aldina latifolia). A destra, una palma jauari (Astrocaryum jauari). Arcipelago di Anavilhanas, Parco Nazionale di Anavilhanas, Rio Negro inferiore. Stato dell’Amazzonia, 2019. Fotografia di Sebastião Salgado
A sinistra: Yara Asháninka, la figlia maggiore di Wewito Piyãko e Auzelina Asháninka. I piccoli disegni di vernice sul suo viso indicano che una ragazza non è ancora fidanzata. Territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, stato di Acri, 2016. A destra: Luísa, figlia di Moisés Piyãko Asháninka, si dipinge allo specchio. Territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, stato di Acri, 2016. Fotografia di Sebastião Salgado
Il fiume Maiá nel Parco Nazionale Pico da Neblina, nella zona di São Gabriel da Cachoeira. Territorio Indigeno Yanomami. Stato dell’Amazzonia, 2018. Fotografia di Sebastião Salgado
Miró (Viná) Yawanawá che realizza ornamenti di piume, una delle arti che un principiante deve imparare a padroneggiare. Territorio indigeno di Rio Gregório, stato di Acri, 2016. Fotografia di Sebastião Salgado
Il territorio indigeno Raposa-Serra do Sol occupa due aree ecologicamente distinte: i campi a sud e le montagne densamente boscose a nord. Il suo punto di riferimento principale è il Monte Roraima, visto sullo sfondo, il cui nome è associato all’eroe mitologico Makunaima. Questo eroe ha ispirato il romanzo classico Macunaíma dell’autore brasiliano Mario de Andrade. Ci sono circa 140 villaggi Macuxi. Cascate del fiume Cotingo. Stato di Roraima, 2018. Fotografia di Sebastião Salgado
Sebastião Salgado
Via thisiscolossal.com
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Trovo sempre meravigliosi gli scatti di Salgado
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