Non so se lo sapete ma, disperse per il mondo, esistono delle piccole biblioteche libere di quartiere dove si possono scambiare libri. Per capirci: io metto a disposizione un libro e ne prendo uno lasciato da qualcun altro.
Ad avere l’idea nel 2009 negli States è stato il signor Todd Bol di Hudson, che poi si è associato con il signor Rick Brooks per creare una vera e propria impresa sociale. Il primo prototipo delle Little free library, così come sono state chiamate, è stato inaugurato lungo una pista ciclabile a Hudson, tra un caffè e una galleria d’arte, dopodiché si è diffusa negli States per poi approdare in Europa (e in Italia).
Ci son attualmente al mondo circa 10.000 piccole biblioteche registrate, il cui scopo è rimasto immutato nel voler promuovere la cultura e la costruzione del senso di comunità.
Nella gallery trovate un paio di esempi di queste biblioteche. Una in particolare, però, ha portato il design di queste biblioteche a un livello successivo: la “Little Tree Library” ricavata in Idaho dal ceppo di un albero di cotone avente 110 anni. L’autore è Sharalee Armitage Howard, un bibliotecario, artista ed ex rilegatore di libri. Ha impiantato la sua installazione nel suo giardino munendola anche di illuminazione interna ed esterna, nonché di un tetto per ripararsi dalle intemperie. È quella in alto sotto la neve, non è straordinaria?
Ecco le immagini, buona visione!
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nei luoghi in cui regna cultura, regnano stimoli sensoriali.. come si faccia a non inebriarsi!!??
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Inebriamoci dunque 🙂
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Spero che ci siano molti libri illustrati (quelli volgarmente detti “con le figure”, che sono i miei preferiti).
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Ah ah ah 🙂
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…e tu hai mai lasciato un libro in una free library?
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Purtroppo no… e tu?
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Sì, mi è capitato di lasciare dei libri al mare e in montagna, e in un ospedale.
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In ospedale? C’è qualcosa che non so? 😦
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Eh no no, ma a volte capita di far esami…
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Ah ok! Comunque io i libri li mollo solo se li ho doppi, sono una maniaca possessiva rispetto ai libri fisici… preferisco comprarlo per mollarlo lì che privarmi di uno dei miei…
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(ti ringrazio della premura) anche io sono geloso, e anche io mollo doppioni! 😀
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Ah ah ah vedi? 🙂
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I libri sono (quasi) come le mutande… non si prestano 😀 😀 😀 okok, è eccessivo, le mutande si buttano via i libri anche mal messi e macchiati no!
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Sono molto d’accordo sull’ultima affermazione 🙂
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…ork avevo dimenticato una cosa… un’amica che l’anno passato era andata a Cuba, ha lasciato un libro che le avevo dato in uno scambia libri di cuba! Non ho chiesto di fare un foto, non ci avevo pensato proprio.
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Beh sei pronto per la prossima volta, anzi adesso che ci penso da questa storia potrebbe nascere un racconto… Ehmmm 😉
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Esatto!
Sono un po’ indietro con i mille lavori che avrei in mente di portare avanti, come sempre ne comincio un sacco, ma ne finalizzo qualcuno (magari potessi fare lo scrittore a tempo pieno) sigh! Ho ancora qualche buco da colmare nella trama del libretto sulla band anni ’70 che partorirà il video Surreal Piscinas… ma anche questo, anche l’altro degli abbracci è bello assai! Va sfruttato!
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Ah ah ah lo sapevo 🙂
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Ci sono spunti che nascono da piccoli particolari, intere storie nate per “colpa” di un granello di sabbia… come in questo caso… mannaggia al tempo!
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Non erano però free library di questa portata, anche se quella in Brunico era davvero carinissima. Non gli ho fatto foto.
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