Sapete l’amore a prima vista? Ebbene, qualche tempo fa mi imbatto in un’opera corredata da link il cui titolo recita: “Giorgio Casu, sardo a New York: ‘Ecco come ho conquistato…’“. Conquistato? Come, dove e perché?
In meno di un nanosecondo clicco e leggo biografia con lista opere annessa. La curiosità è tanta e i lavori di Giorgio Casu, aka Jorghe, sono densi di particolari, icone, provocazioni, riferimenti, allegorie e ironia. Nel suo stile si sommano linguaggi artistici suggeriti da una mescolanza di culture diverse che egli ha avuto modo di conoscere nel suo peregrinare per il mondo lavorando e dipingendo fino a trasformare l’arte nel suo unico lavoro. Ciò è stato facilitato dal suo estro eclettico che gli consente di variare e ingegnarsi con tecniche e supporti anche molto differenti.
Le sue opere spaziano dalle tele ai murali, dai fumetti all’illustrazione, dalla decorazione di anelli e orologi alle cover di libri e smartphone, dalle chitarre e le tavole da surf alle uova di ceramica.
L’arte sembra non aver confini per Jorghe, il suo flusso creativo è costantemente all’erta per cogliere ogni suggestione e trasformarla attraverso la sua incessante ispirazione.
Nelle sue ultime produzioni egli utilizza quella che chiama “Magical Realism“, realismo magico, una tecnica molto originale, colorata e difficile da utilizzare a causa dell’alto costo dei materiali. Giorgio si rifà alle grafiche digitali dei videogiochi e della pubblicità in cui ogni elemento ha un riferimento simbolico, sviluppando così un linguaggio che attinge dalla produzione letteraria di autori quali Garcia Marquez e Dostojievski.
Insomma un vulcano creativo che vive e lavora a New York, tappa finale dei suoi numerosi paesi adottivi fra i quali figurano Inghilterra, Thailandia, Indonesia, Messico, Francia del Nord, Costa Rica, le Isole Figi e, per finire, l’Australia. Il tutto a partire da San Gavino Monreale, un piccolo paese a una cinquantina di km da Cagliari.
Concludo raccontandovi alcune curiosità. Il ritratto di Obama, realizzato da Giorgio nel 2009 quando questi fu eletto, è finito a una mostra a Washington nel 2010 ed è stato scelto come il miglior ritratto del presidente dalla commissione perché entrasse a far parte della “Permanent Collection of White House“. Inoltre la sua opera “The Owl” (il gufo), è stata esposta a Times Square, uno dei maggiori incroci di Manhattan. Non male, non credete?
Link utili:
Giorgio Casu su questo blog
Giorgio Casu – Website
Giorgio Casu – Facebook fan page
Via sardiniapost.it
Categories: Arte & curiosità dal mondo
WOW!!! Il primo aggettivo che mi viene in mente è “lisergico”… Sono dei dipinti spettacolari e visionari allo stesso tempo.
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Sono d’accordo! Magic Realism ;)
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