
Photo Credits: Lara Jameson
QUINDICESIMO – IL DIALETTO PERDUTO
In casa gli adulti fra loro parlavano in dialetto. A noi bambini si rivolgevano in italiano con l’intento, dicevano, di farci imparare entrambe le lingue. La verità è che, anche volendo, non avrebbero mai potuto confrontarsi in nessun’altra lingua se non quella sarda. Era una questione di abitudine, parlare fra loro in italiano sarebbe risultato formale, o quantomeno strano. Per tutti.
Quando tornavamo in macchina da casa dei nonni, oltre al “gioco delle curve”, in cui ci spiaccicavamo reciprocamente sulle portiere, la sfida che più ci infervorava (e forse calmava anche) era il grande campionato familiare di traduzione dall’italiano al sardo. Dovevamo tradurre ortaggi, frutti, animali e oggetti d’ogni tipo. Questo un po’ ci aiutava con la lingua ma, pur conoscendo parole e sintassi, non eravamo capaci di articolare una frase complessa. Al massimo potevamo usare modi di dire, oppure imbucare qualche vocabolo sporcando l’italiano. Di certo lo usavamo durante i viaggi quando volevamo essere sicuri che nessuno ci capisse. Salvo poi vedere una bandiera dei 4 mori appesa a mezz’asta sul camper del vicino. L’esperienza insegna, infatti, che i sardi sono inaspettatamente (e inspiegabilmente) dappertutto.
Capivamo tutto, questo sì, ma nel parlato eravamo a un livello molto basso, né d’altronde ci veniva richiesto.
Altri bambini del circondario, invece, parlavano il sardo anche a casa e fra loro. Ciò accadeva soprattutto nelle famiglie più povere. Laddove, cioè, ciò poteva dipendere dal fatto che gli stessi genitori non conoscessero l’italiano o lo parlassero in modo stentato. La società finì per associare il dialetto alla miseria, o comunque con un ceto sociale basso.
Anche quella piccola comunità, pur vivendo in una miseria generalizzata, etichettava i giovani che parlavano in sardo come figli di poveracci. Però più poveracci di loro.
La verità è che questa stronzata snob ha contribuito alla sempre più allarmante scomparsa del dialetto nelle zone costiere dell’isola, quelle più emancipate.
Continua…
Photo Credits: Lara Jameson
INDICE:
- 1. L’atterraggio dei Venusiani
- 2. Contrasti socio-antropologici – Il Paese
- 3. Contrasti socio-antropologici – La Campagna
- 4. Prime crisi mistiche
- 5. Giochi illeciti
- 6. Scoperte proibite
- 7. Rivelazioni esistenziali: la morte
- 8. La rivincita della Natura
- 9. Prove di sopravvivenza
- 10. Il diverso
- 11. Gerarchie
- 12. Cuori infranti
- 13. Miti e leggende: Maria Barranca
- 14. Nonne ninja e altre supereroine
- 15. Il dialetto perduto (tu sei qui)
[Raccolgo e rielaboro storie di vita e/o episodi tortuosi/virtuosi. Qualsiasi cosa ecciti la mia vena narrativa.]
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