Non voglio fare la guastafeste, anzi prometto di farmi perdonare con dei mielosissimi articoletti dedicati al vostro amatissimo santo. Il discorso è che, proprio cercando materiale per adempiere a questo dovere, mi son imbattuta in una storia che non conoscevo e che voglio condividere con voi. A mio parere la trama non è particolarmente intrigante, sempre che non siate patiti per le esecuzioni mafiose. Ciò che mi ha colpito è piuttosto il carattere documentaristico del foto-reportage.
In sostanza il 14 febbraio del 1929, a Chicago, sette uomini della banda di George “Bugs” Moran furono freddati a sangue in un garage dagli uomini di Al Capone che, in quel preciso momento, se ne stava comodamente a bordo piscina in Florida.
La serie di foto, proveniente dal Chicago Tribune historical photo, comprende non solo quelle del luogo del crimine, ma anche quelle del proseguo fra indagini e interrogatori.
Vi lascio alle immagini, sono in ordine cronologico e corredate di didascalie che mi son limitata a tradurre. Buona visione!
I corpi di sei dei sette uomini uccisi il 14 febbraio 1929, al S. M. C. Cartage Company garage al 2122 N. Clark St. in Chicago North Side in quello che divenne noto come il San Valentino Day Massacre, sparsi sul pavimento. Molti dei morti erano membri di una banda di North Side gestita da George “Bugs” Moran, che aveva una rivalità con Al Capone e la sua banda. – Chicago Tribune historical photo
Il corpo di una delle sette vittime è posto in un’ambulanza col medico legale Herman N. Bundesen, al centro. – Chicago Tribune historical photo
La folla si raduna nel vicolo dietro 2122 N. Clark St., mentre la polizia rimuove le vittime della strage del giorno di San Valentino. – Chicago Tribune historical photo
La folla fuori dal garage Clark Street, di proprietà di George “Bugs” Moran, dove ha avuto luogo la strage di San Valentino il 14 febbraio, 1929. – Chicago Tribune historical photo
La signora Alphonsine Morin, che abitava dall’altra parte della strada dal garage, era uno dei due testimoni che hanno visto gli assassini lasciare il garage dopo il massacro. Secondo il Chicago Tribune, Morin ha visto due uomini che sembravano poliziotti uscire dal garage dopo aver sentito la sparatoria. Sia Morin che l’altro testimone, la signora Jeanette Landesman, hanno ricevuto una lettera sei giorni dopo che consigliava loro di “tenere la bocca chiusa.” Morin, vista qui intorno al febbraio 1929, ha lasciato la città un minuto dopo aver ricevuto la lettera. – Chicago Tribune historical photo
Il corpo di Albert Kachellek, alias “James Clark”, viene rimosso dal all’obitorio della contea il 15 febbraio, 1929. Clark era il fratello-in-law del capobanda George “Bugs” Moran esi diceva avesse la reputazione da spietato assassino. – Chicago Tribune historical photo
Curiosi e amici e famiglie sulla scena della strage di San Valentino per identificare le vittime. – Chicago Tribune historical photo
Il giuramento dei coroner, guidati dal Coroner Herman N. Bundesen, a sinistra, durante l’inchiesta per la strage di San Valentino il 15 febbraio 1929. Il medico legale ha detto che sono stati trovati in ciascuno dei sette corpi dai 20 ai 25 proiettili. – Chicago Tribune historical photo
La signora Giuseppina Schwimmer, la madre del ventinovenne assassinato Dr. Reinhardt Schwimmer, a un’inchiesta per la Strage di San Valentino il 15 febbraio, 1929 alla stazione di polizia di Hudson Avenue a Chicago. Dr. Reinhardt Schwimmer è stato l’unico dei sette uomini uccisi, che non faceva parte della banda di George “Bugs” Moran. Il Chicago Tribune ha osservato che Schwimmer era un oculista con un complesso da teppista, per cui amava associarsi ai gangster. – Chicago Tribune historical photo
Il capitano William ‘Shoes’ Schoemaker mostra le mitragliatrici durante l’inchiesta per la Strage di San Valentino, il 19 aprile, 1929. Il coroner Bundesen convocò tutti i concessionari di armi della zona che trattavano mitragliatrici alla giuria del coroner a Chicago. – Chicago Tribune historical photo
I giurati coroner guardano una rievocazione della Strage di San Valentino del 1929. – Chicago Tribune historical photo
Il 19 aprile 1929, il coroner Herman N. Bundesen, a destra, e il tenente colonnello CH Goddard guardano le mitragliatrici ritenute responsabili della Strage di San Valentino. – Chicago Tribune historical photo
Durante il proibizionismo, Al Capone controllava la malavita di Chicago con decine di omicidi attribuiti a lui e la sua banda, compresa la strage di San Valentino nel 1929. – Chicago Tribune historical photo
La signora Myrtle Gorman, al centroe, di 434 Roscoe Street, era la moglie di Peter Gusenberg, un capobanda di George “Bugs” Moran. Gusenberg, 40 anni, è stato assassinato durante la Strage di San Valentino. La signora Gorman ha negato la conoscenza dell’attività del marito e lascia il palazzo di giustizia dopo l’inchiesta del coroner. – Chicago Tribune historical photo
Il funerale dei fratelli gangster Frank e Peter Gusenberg si è tenuto il 18 Febbraio 1929, era pieno di composizioni floreali, tra cui un cuore che si ritiene essere stato inviato dal capobanda George “Bugs” Moran. I fratelli sono stati i leader nel nella banda di Moran. – Chicago Tribune historical photo
La signora Giuseppina Schwimmer (con il fazzoletto), la madre del dottor Reinhardt Schwimmer, lascia la cappella al funerale di suo figlio il 18 febbraio 1929. Schwimmer, un oculista con un complesso da teppista, è stato uno dei sette uomini uccisi durante la Strage di San Valentino il 14 febbraio 1929. – Chicago Tribune historical photo
L’edificio della Werner Storage Company si trova a 2122 N. Clark St., mostrato qui nel 1953, è la scena della Strage di San Valentino il 14 febbraio 1929. L’edificio è stato abbattuto nel dicembre 1967. – Chicago Tribune historical photo
Cara Barbara, non so come ringraziarti ma mi hai facilitato la vita per la seconda volta . Sto indagando anche io su quella esecuzione ma i miei responsi dicono che Al Capone (baciamo le mani) non c’entra assolutamente niente con quell’evento, Sul luogo della strage nel giorno di San Valentino, so della presenza di una pistola esecutrice lasciata in terra appositamente, appartenente ad una strage avvenuta un decennio prima all’estero. I servizi segreti di quello stato dopo aver concluso le indagini, hanno riportato la pistola ai legittimi proprietari e per sicurezza, dopo l’esecuzione, quella pistola ha sparato un colpo in testa ad ogni condannato, cosi come fecero loro all’estero. Lasciarla sul pavimento fu il segnale ai loro superiori di essere stati scovati e raggiunti.Queste mie deduzioni tienile con riserva perché sono ancora in corso d’indagini. Grazie
no,no, che guastafeste, Picci for president :D
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Ah ah ah :)
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Cara Barbara, non so come ringraziarti ma mi hai facilitato la vita per la seconda volta . Sto indagando anche io su quella esecuzione ma i miei responsi dicono che Al Capone (baciamo le mani) non c’entra assolutamente niente con quell’evento, Sul luogo della strage nel giorno di San Valentino, so della presenza di una pistola esecutrice lasciata in terra appositamente, appartenente ad una strage avvenuta un decennio prima all’estero. I servizi segreti di quello stato dopo aver concluso le indagini, hanno riportato la pistola ai legittimi proprietari e per sicurezza, dopo l’esecuzione, quella pistola ha sparato un colpo in testa ad ogni condannato, cosi come fecero loro all’estero. Lasciarla sul pavimento fu il segnale ai loro superiori di essere stati scovati e raggiunti.Queste mie deduzioni tienile con riserva perché sono ancora in corso d’indagini. Grazie
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Grazie a te per queste informazioni :)
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